U CICLOPU
di e con Mario Incudine
“Cantine Astroni” in via Sartania 48, Napoli
11 Settembre / ore 21:00
Musicista in scena: Antonio Vasta
Produzione A.S.C. Production srl

È il primo cunto di Odisseo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore e cuntista, reduce dalla vittoria del Nastro d’argento in qualità di protagonista del documentario “Cuntami “di Giovanna Taviani e di cui è stato autore anche della colonna sonora originale, affronta a suo modo questo “cunto” mescolandolo con la poetica dei Cantastorie siciliani come Ciccio Busacca o Orazio Strano passando per la poesia sociale di Ignazio Buttitta. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche eseguite dal vivo da Antonio Vasta. Il Ciclope di Omero, si contamina con la riscrittura di Pirandello, di Consolo, di Buttitta, ma soprattutto con la riscrittura originale in ottava rima di Mario Incudine.
Vissuti in epoche e luoghi in parte diversi, gli autori appena citati, sono accomunati, oltre che dal riferimento alla Sicilia, dalla capacità di inscrivere personaggi ed eventi della vita quotidiana nell’orizzonte del mito. Pervasi come sono dalle logiche di mitizzazione del quotidiano e dall’avvolgente quotidianità del mito, i testi di Omero, Pirandello, Buttitta, Consolo, e Incudine presentano, come molti altri, gli stessi tratti della letteratura mitica: la ridondanza e più precisamente la triplice ripetizione in cui si articolano spesso i racconti di tradizione orale; il doppio livello di significazione, che consente di trascorrere dal testo al contesto etnografico; la presenza di enigmi, il cui scioglimento consente allo spettatore di prendere la giusta distanza dalle sue emozioni per ricongiungersi ai percorsi più intimi del narratore. il ciclope è un Cunto civile, sociale di denuncia sociopolitica, che mette in evidenza la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza.
La performance – ospitata dalle meravigliose Cantine Atroni, fiore all’occhiello della vnificazione flegrea, fondate nel ’99 dalla famiglia Varchetta – sarà anticipata da uno stage di cunto tenuto da Mario Incudine per un massimo di 15 allievi che parteciperanno poi ad un momento dello spettacolo finale.