PARAMENTATA EFESTOVAL
di cibo, di storie e di altre tavole
FESTA DI APERTURA
Percorso enogastronomico itinerante a cura della chef Marianna Vitale e SUD ristorante in Villa Avellino – Residenza Storica (Pozzuoli) con incursioni poetiche e sceniche con Mimmo Borrelli, Nunzia Schiano, Mario Incudine, Antonio Della Ragione, Valentina Elia, Anna Della Ragione, Paolo Marrone e Massimo Germini.
9 settembre 2022. Costo: 50€. Prenotazione obbligatoria: 327.0104725 | 081.0202708 | info@sudristorante.it

Anche quest’anno come già accadde nel 2018 abbiamo voluto varare con l’ebbrezza del gusto tinto di vino e cibo la nostra rassegna sul territorio. Come facevano i nostri avi dopo le ore di lavoro, della vendemmia o della raccolta e conservazione dei pomodori, appunto con una grande festa in condivisione a tavola. Con una grandissima realtà, un altro monumento vivente, dei Campi Flegrei: la chef Marianna Vitale e i suoi stoici collaboratori di Sud. Con Efestoval, più che la tradizione gastronomica, si intende recuperare l’altra dimensione tipicamente flegrea legata al cibo: la convivialità, la comunità che si ritrova durante il pasto.
Questo evento propiziatorio, nello ‘scaramantico abboffarsi’ di gusto e senso, ideologicamente prende forma da un’usanza organica e ritualmente associativa, molto praticata nei Campi Flegrei e non solo, ancora oggi: la “parmentata o paramentata”, un rituale pasto consumato insieme quando si lavorava, ma si trovava il tempo per sedersi, mangiare e bere un buon bicchiere di vino, come di usava un tempo al termine della vendemmia, insieme con lo staff di Efestoval e i “custodi” del vigneto.
Le “paramentate”, erano i pranzi di lavoro un tempo e anche oggi imbastiti alla fine della cottura e imbottigliamento dei pomodori o alla fine della festa al maiale, del quale si portava come segno di buon augurio alle altre famiglie ’u spito (uno spiedo di carni prelibate appena tagliate dalla carcassa), al termine della chiusura del solaio di una casa con l’annessa bandiera bianca.
Il giorno 9, in serata, saremo attorno a un tavolo enorme come una piazza nei locali di Villa Avellino, a Pozzuoli, dopo aver messo in prova luci, fonica, palcoscenico e mangeremo, brinderemo, canteremo, con incursioni poetiche e sceniche dando turbinosamente il là scenico alla nuova edizione di Efestoval.
«in silenzio o in voce piena in attesa r’ ’a fatica che ce mena.
’A paramentata è comm’ ’a narrazione s’aunisce ’a famiglia cu tutte li pariente
’u primma e ’u doppo se mette in relazione in ritualità condivisa e abitualmente: se fa distribuzione etica e morale di cultura, di unione animale.
Distribuzione del benessere totale.
Cristo era comunista, non liberale.
Turnamme a fa’ tutte quante ’a paramentata quanne s’accereva ’u puorco scannato.
Tutta la comunità era aunita e fiera pe’ nu sacrificio-Isacco ca ghiusto iera.
Mone vence chi è già ricco, illuso è lu burghese culpevole senza scuse.
Mentre a li puverielle è tutto precluso: ogni salto ’i casta, ogni ricchezza, avalliamo col voto unto e colluso r’ ’u piatto a tavula: ca nun tene prezzo.
Se magna sempe in silenzio o in voce piena in sacra attesa r’ ’a fatica che ce mena.
Mo’ facimme sta festa, ma che non sia
’a Paramentata danza r’ ’a festa mia!»

